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Tyrion Lannister beve e conosce le cose

Eleonora Francesca Grotto Aprile 23rd 2019

Tyrion Lannister beve e conosce le cose

A definire in questo modo il suo ruolo all’interno delle vicende che si muovono intorno alla conquista del trono di spade è proprio lui, Tyrion Lannister:

“E’ il mio mestiere: bevo e conosco le cose”

La sua è una delle evoluzioni più complesse e interessanti a cui abbiamo assistito nel corso delle stagioni di Game of Thrones.

Da donnaiolo dissoluto con l’unico obiettivo di riuscire a vedere il fondo di un fiasco di vino a Primo Cavaliere di Daenerys Targaryen, Tyrion affronterà un viaggio fisico e psicologico che lo condurrà letteralmente dall’altra parte del mondo, al fianco di quella regina che fin dall’inizio rappresenta la più grande minaccia per la casata dei Lannister.

Nel corso del suo viaggio infatti, dovrà rinunciare a tutti i benefici derivanti dal far parte di una delle più importanti casate dei sette regni, per arrivare a ricoprire il ruolo di Primo Cavaliere agli ordini della giovane madre dei draghi, il cui padre era stato precedentemente ucciso proprio da Jaime Lannister.

La strada di Tyrion (come quella di molti personaggi della saga), è lastricata di tradimenti (come non ricordare la straziante scena in cui realizza il volta faccia dell’amata Shae, che lo condurrà rapidamente all’uccisione del padre), rifiuti (sorella e padre in testa), ma anche di collaborazioni non inizialmente intuibili, che però lo porteranno ad avere un ruolo più che mai attivo nella lotta per la conquista del trono si spade.

Nonostante Tyrion sia uno dei pochi personaggi che non mostrerà mai la volontà di ottenere il potere per sé o per fini legati unicamente alla sua persona, il suo percorso è uno dei migliori.

Ma quali sono le caratteristiche che hanno resto “il folletto” uno dei personaggi più amati della serie?

Fin dalla prima stagione si impone come una delle figure di spicco di questa riproposizione televisiva della fortunatissima saga letteraria di George R. R. Martin; in primo luogo a differenziarlo dalla miriade di personaggi presenti nella storia, sono le sue capacità dialettiche ed in particolar modo la sua mente agile e sempre pronta a cogliere quei legami e quei collegamenti che per i più, non risultano immediatamente evidenti.

Insomma, dal principio Tyrion si presenta come uno dei personaggi maggiormente capaci di analizzare le situazioni e di creare delle strategie capaci di tener conto sia degli aspetti militari che di quelli maggiormente sociali e politici.

Per tutti questi motivi ma non solo, il nostro eroe sarebbe un perfetto analista del marketing, capace di osservare con occhio distaccato le situazioni, comprenderne le criticità e le opportunità per poi ideare, solo successivamente, un piano d’azione soddisfacente.

Vi è però un’altra caratteristica che più ancora di quelle precedentemente elencate, avvicina Tyrion Lannister alla figura di un analista.

Game_of_thrones_Tyrion_Lannister

**SPOILER ALERT** (parleremo di un dialogo presente nella puntata 8 x 02)

Negli ultimi episodi della settima stagione, Tyrion convince la madre dei draghi a incontrarsi con Cersei Lannister per trovare un modo di combattere insieme contro gli Estranei, ma pecca di ingenuità.

Nonostante gli accordi infatti, Cersei non invierà le sue truppe a Nord, causando non pochi problemi al fratello, che si trova costretto a giustificare il proprio errore alla sua regina, poco propensa al perdono.

A venirgli in aiuto è Jorah Mormont, che in un dialogo con la regina Targaryen, si riferirà a Tyrion riconoscendo in lui una qualità che potrebbe essere fondamentale per vincere una guerra (ma che è anche importantissima per ogni buon analista di marketing), ovvero quella di saper osservare i propri errori e imparare da questi per non ripeterli in futuro.

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