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Spot Super Bowl 2018

Alice Tarantola Novembre 7th 2018

Spot Super Bowl 2018

Anche quest’anno il Super Bowl, che ha avuto luogo a Minneapolis, ha visto numerosissimi brand liberare la fantasia attraverso spot accattivanti e molto incisivi.
La finale del campionato della National Football League (Nfl) ha offerto, durante le pause pubblicitarie, svariati spot, da quelli più emozionali, a quelli più divertenti.
Con un quarto di americani come pubblico, è d’obbligo sfruttare l’opportunità di questa grande vetrina.
Vediamo insieme alcuni grandi brand che hanno veicolato in modo particolarmente efficace il loro messaggio con un video d’impatto durante il Super Bowl.

 

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Coca Cola

 

Come ogni anno Coca Cola non poteva rinunciare ad uno spazio pubblicitario all’interno del Super Bowl.
Quest’anno punta tutto sulle diversità per suggerire che c’è una bevanda Coca Cola giusta per ognuno di noi.

 

 

 

 

Amazon

 

Tutti conoscono la famosa voce dell’assistente vocale di Amazon, Alexa.
Ma cosa succederebbe se Alexa dovesse improvvisamente perdere la voce?
Nello spot 2018, Amazon sceglie come protagonisti Cardi B, Gordon Ramsey, Rebel Wilson ed Anthony Hopkins.

 

 

 

 

Doritos & MTN Dew

 

Patatine e bibita, un’accoppiata vincente del gruppo Pepsi.
Quest’anno hanno ideato una speciale lipsync battle fra Peter Dinklage e Morgan Freeman sulle note rispettivamente di Busta Rhymes e Missy Elliot.

 

 

 

 

Tide

 

David Harbour, Hooper di Stranger Things, è il protagonista dello spot di Tide.
Harbour prende in giro altre pubblicità di birre, profumo, prodotti tecnologici e auto e spiega come fare uno spot davvero efficace.

 

 

 

Sequel Crocodile Dundee

 

L’agenzia australiana per il turismo ha pubblicizzato una serie di ipotetici trailer per un’ipotetico terzo film di Crocodile Dundee con attori australiani come Chris Hemsworth, Margot Robbie, Hugh Jackman e Russell Crowe.

 

 

 

 

NFL – The time of my life

 

E per concludere menzioniamo lo spot della National Football Association, dove due giocatori, Eli Manning e Odell Beckham Jr, durante l’allenamento provano i passi di Dirty Dancing.

 

 

 

 

La ricerca di Digiday

 

 

La tariffa per uno spazio di circa 30 secondi durante il super bowl varia dai 5 ai 5,2 milioni di dollari, ovviamente escludendo i costi di produzione.
Il sito Digiday ha svolto una curiosa ricerca interrogando svariate web Agency su come si potrebbero spendere gli stessi soldi in campagne pubblicitarie alternative.
Ecco cosa è venuto fuori da questa ricerca.
– Pianificare videopubblicità su telefono per 32 anni: il costo medio per mille impressions per i video su mobile è di 14 dollari. Con 5,2 milioni si possono ricevere 357,1 milioni di impressions oppure si potrebbero coprire 32 anni di questi annunci.
– Creare circa 30 social games: con un budget di 5,2 milioni è possibile realizzare circa 30 giochi social, dove può comparire il nome del brand o del prodotto nello specifico.
– Raggiunge 2 milioni di persone in più su Facebook: con questo budget in una campagna Facebook, un marchio può raggiungere fino a 113 milioni di persone, ovvero 2 milioni di persone in più rispetto all’audience del super bowl.
– Ottenere 2,6 miliardi di impressions su Instagram: considerando che le impressioni costano dai 2 ai 3 dollari, in questo caso un’azienda ne può ottenere circa 2,6 milioni.
– Avere 2,6 milioni di clic in ricerche a pagamento su Amazon: il costo per clic è di circa 2 dollari quindi con 5,2 milioni, si possono raggiungere circa 2,6 milioni di clic.
– Generare 1,85 miliardi di visualizzazioni di annunci su Google: in questo caso il costo medio per mille impressioni di annunci è di circa 2,80 dollari.
Utilizzando l’intero budget disponile è dunque possibile avere 1,8 miliardi di visualizzazioni di annunci display.
– Pagare 8 post di influencer : gli influencer con oltre 133 milioni di follower su Instagram, come Selena Gomez, possono chiedere fino a 600mila dollari per pubblicare un marchio sulla propria pagina. Con 5,2 milioni, quindi, si potrebbero acquistare fino a otto post.

 

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La guerra per l’attenzione

 

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